Qualche tempo prima della sera tra il 22 e 23 febbraio 2005, giorno atteso e concordato, un gruppetto di professionisti siracusani, appassionati di Rotary, si riunì in un magnifico palazzo nel cuore della città coll’intento di dare concretezza alla loro aspirazione di fondare un nuovo Rotary Club -il terzo della città-; percorsi positivamente tutti i passaggi di prassi, il momento più appassionante divenne quello della scelta del nome da dare. Si proposero e percorsero varie scelte che fossero indicative in qualche modo della territorialità e della progettualità del nuovo Club e infine fu scelta la denominazione “Siracusa Ortigia”, volendosi indicare in Siracusa la territorialità storica e geografica e in Ortigia la passione comune per il cuore antico della città, là dove i primi coloni fermarono il passo e la grandezza immortale dei miti e della storia è ancora percepibile nei luoghi e nei monumenti.
Era stato concepito il Rotary Club Siracusa Ortigia!
Tempo dopo la sera fra il 22 ed il 23 febbraio 2005, proprio in coincidenza con il centenario della nascita del Rotary avvenuta il 23 febbraio 1905 ad opera di Paul Harris, nacque il club.
Il nuovo sodalizio ebbe come Club Padrino quello di Palazzolo Acreide “Valle dell’Anapo”. Il Governatore Ferdinando Testoni Blasco consegnò la carta costitutiva del club nel corso della serata tenutasi presso il Palazzo Beneventano del Bosco. Da quel momento il Club diventa in città parte integrante della più antica organizzazione di servizio umanitario del mondo presente in 166 paesi con i propri soci, esponenti di attività economiche e professionali che operano in tutti i settori. Scopo essenziale del Rotary è infatti diffondere l’ideale del “servire al disopra di ogni interesse personale” proponendosi di:
- Informare ai principi della più alta rettitudine la pratica degli affari e delle professioni, riconoscendo la dignità di ogni occupazione utile a far si che esse vengano esercitate nella maniera più degna, quali mezzi per servire la società;
- Promuovere e sviluppare relazioni amichevoli fra i propri membri per renderli meglio atti a servire l’interesse generale;
- Orientare l’attività privata, professionale e pubblica dei membri del club al concetto di servizio;
- Propagare la comprensione reciproca, la buona volontà e la pace tra nazione e nazione mediante il diffondersi nel mondo di relazioni amichevoli fra persone esercitanti le più varie attività economiche e professionali, unite nel comune proposito e nella volontà di servire.